• 25 settembre 2022

VISITA AZIENDALE. Il successo di un’azienda è nella persona: l’esempio di Laica.

Sabato 24 settembre siamo stati ospiti dei fratelli Saini e della loro fabbrica di cioccolato ad Arona e abbiamo avuto prova ancora una volta che un’azienda è di qualità se può contare su collaboratori di qualità. Ci hanno conquistato il loro entusiasmo e la loro passione per le persone, vero fulcro della strategia di Laica Spa.

Quali sono i fattori critici del successo di un'azienda? Spesso ci troviamo a dire che le cose vanno bene quando è merito nostro (che sia per fortuna, cervello o coraggio), e che le cose vanno male quando è colpa degli altri (i cinesi, la concorrenza, la crisi…). Forse c'è qualcosa che sfugge alle nostre analisi.

Nella visita aziendale di sabato 24 settembre agli stabilimenti Laica ci è stato offerto uno spunto di riflessione in più. Secondo i fratelli Saini, Andrea e Fabio, che ci hanno accolto nella loro fabbrica di cioccolato, una delle chiavi del successo è la persona, per loro diventata il fulcro del processo strategico dell'azienda.

La storia della Laica si intreccia con la storia familiare, dall'intuizione del padre Ercole all'ingresso in azienda dei figli Andrea, Fabio e Lucia, ed è una storia di crescita e diversificazione della produzione fino alla necessità, emersa quest'anno, dell'elaborazione di un piano HR.

Una strategia – e non un elenco di cose da fare - che ha lo scopo di creare le condizioni ottimali affinché le persone coinvolte a vario titolo con l'azienda possano esprimere al meglio le proprie potenzialità e raggiungere i propri obiettivi, sinergici con quelli dell'azienda.

Bisogna ripartire da cosa vogliono le persone – spiega Fabio - non necessariamente da ciò che desidera l'imprenditore.

Si scopre allora quanto siano importanti fattori che spesso sono dati per scontati - la gratificazione per il lavoro fatto, il sentirsi coinvolti nelle decisioni – che, anche in maniera inconsapevole, sono poi decisivi quando un dipendente deve decidere se restare in azienda o ricollocarsi altrove.

Centrali sono poi le attitudini comportamentali, e la selezione del personale deve tenerne conto. Ma come capire se una persona è quello che ci serve? Come valutarla? Oltre al colloquio e al CV, Laica si serve di un altro strumento, un questionario che misura i tratti distintivi e cognitivi che la persona ha sviluppato per affrontare quotidianamente la vita e gli affari.

Non sempre, però, si possono scegliere dei campioni. Il punto è capire che tipo di persona è quella che si ha davanti, quali sono le sue potenzialità e quanta strada deve fare per diventare una persona  di successo e una vera risorsa per l'azienda.

Qual è l'animale più pericoloso dell'arca di Noè? È il picchio, quello che fa i buchi – dice Andrea Saini – quel collaboratore che ogni giorno con piccoli gesti e battute distrugge il clima di lavoro. È lo scollaboratore.

In alcuni casi si può migliorare e correggere certi atteggiamenti – spiega la responsabile HR Valentina Gioia - altre volte bisogna agire sull'effetto centrifuga: se il clima attorno cambia, queste personalità si trovano escluse.

Un bravo leader, un bravo imprenditore, è chi riesce a tirar fuori il meglio dalle persone. Questa è la vera sfida che ognuno di noi affronta ogni giorno. Sfida che, grazie agli spunti emersi dall'incontro con una realtà come Laica, è ancora una volta rilanciata. 

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